giovedì 2 maggio 2013

Prenditi cura di lei



"PRENDITI CURA DI LEI" di Kyung-Sook Shin.
Una madre, una moglie... apparentemente null'altro!
Una donna trasparente, che vive per la famiglia, che si muove nei campi che coltiva, che fa crescere le cose, che prepara da mangiare per i quattro figli nel cortile della sua casa.
Ma quando questa donna, data da tutti per scontata, scompare alla stazione dei treni di Seul, ecco che la sua invisibilità si dissolve e figli e marito si accorgono di lei!!!
Ma era felice della sua vita? Avrebbe desiderato viaggiare? Le piaceva cucinare? Che cosa amava di più?... domande che nessuno ha mai rivolto alla donna scomparsa e che adesso risuonano come martelli nelle teste dei figli e del marito.
Si scopre che Park So-nyo, questo il suo nome, un nome che nessuno le chiedeva quasi mai, aveva una vita tutta sua, come se avesse voluto creare per se qualcosa che fosse al di fuori della famiglia. Nessuno sapeva dell'Orfanotrofio, nessuno sapeva del suo discreto e silenzioso amico segreto... non un amante, ma un amico, che ha voluto comunque fosse solo suo!!!
Alla fine ricompare come uccello per poter rivedere i suoi figli e poi finalmente vola via, verso casa, la sua vera casa!
Romanzo toccante e bellissimo, anche se a tratti un po' sognante e intriso di una cultura Koreana forse per noi incomprensibile. Consigliatissimo!!!

A presto

Francesca

6 commenti:

  1. Io ultimamente ho cominciato ad approfondire la letteratura giapponese, di cui precedentemente avevo apprezzato Banana Yoshimoto, e mi sono convinta che c'è un mondo inesplorato, nei paesi asiatici, e questa recensione me lo conferma!

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    1. Anche la Yoshimoto é sognante... forse gli asiatici sono più vicini alla magia delle cose.
      Un bacio
      Francesca

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  2. Ma pensa un po'! Ce l'ho nella lista dei desideri da un po' ma non ho ancora avuto il coraggio di leggerlo perché avevo paura mi coinvolgesse troppo. Mi confermi però che ne vale la pena.
    Grazie.

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    1. Si, si Giannina... ne vale la pena!
      È commovente, sicuramente coinvolgente e davvero bello! Bacio
      Francesca

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  3. "...e che adesso risuonano come martelli nelle teste dei figli e del marito."
    Balzano agli occhi questi pensieri che non sono scontati. Una famiglia "normale" troverebbe colpe anche inesistenti, cercherebbe strade maliziose e difetti improvvisi per giustificare quell'abbandono perchè la vittima ha sempre colpe, mai diritti e desideri.
    La lettura degli scrittori asiatici è sempre arricchente per me... ricordo che lessi con grande piacere ed interesse alcuni libri di Han SuYin che in "Fin che verrà il mattino" racconta anche minuziosamente la storia cinese facendola vivere ai protagonisti di cui sta narrando.
    Ciao Francesca, ti abbraccio... sei sempre interessante.
    Sari

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  4. Grazie per il complimento, grazie.
    Mi piace molto parlare di libri, sono una delle mie gioie... se poi il libro è bello e commovente come in questo caso, il piacere è doppio.
    Ti abbraccio
    Francesca

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