giovedì 20 marzo 2014

Le 10 erbe

Ho aspettato per fare questo post perchè ero in attesa di alcune dispense di Emanuela che avrebbero sicuramente arricchito l'articolo... Le dispense sono arrivate, ho la mattina relativamente libera (mille cose da fare a parte, naturalmente) e così mi siedo al PC.
Ho nel forno il pane fatto con la Pasta Madre che mi ha spacciato Elisabetta (http://neuro-pepe.blogspot.it/) e credeteci quando vi dicono che questo tipo di pane ha un altro profumo!!!! Fuori è una giornata radiosa e...
Va bene, va bene... OK, vi parlo del corso... Va bene!!!
...
Ma sapete, non so da che parte cominciare!!!
E' stata una giornata bellissima e probabilmente la ripeteremo a giugno!!!!
Sabato abbiamo studiato, riconosciuto, raccolto, cucinato e mangiato 10 erbe spontanee. Il corso si è limitato a poche piante, ma la ragione è chiara. Quando si è neofiti è meglio limitarsi a poche erbe, quelle più interessanti o comuni, o le più buone... altrimenti si rischia solo di fare confusione.

Cominciamo con l'erbe selvatica sicuramente più sorprendente anche se praticamente ignorata: il Silene Alba.


Il SILENE ALBA è una piantina poco conosciuta ma assolutamente favolosa.
E' sorella minore del più conosciuto Silene Vulgaris, dalle mie parti chiamato Sclupit... ma mentre lo Scupit è piuttosto raro, il Silene Alba, o Orecchie di lepre (oppure Orecchie di Coniglio), si trova con grande facilità nei prati o nelle vigne.
Non è una pianta facile da riconoscere perchè ha molte erbe che le somigliano. Ha dato parecchio filo da torcere ai partecipanti al corso, perchè continuavano a confonderla con piante simili.
Si presenta a ciuffo, più o meno sviluppato. La foglia è carnosa, pelosetta, a margini lisci.
Il retro della foglia è caratteristico. Da qui il nome volgare: orecchie di lepre o di coniglio!!!


Le venature sono marcate, evidenti e tendono tutte verso l'apice della foglia.
L'odore è piacevole, di pisello. Il sapore dolce, anch'esso di pisello o spinacino.
E' un'erba depurativa e il suo uso regolare è un vero e proprio toccasana per la pelle.
Si utilizza cotto, in risotti o frittate. C'è chi le giovani foglioline le consuma anche crude in insalata.
Noi al corso l'abbiamo utilizzato per il ripieno dei ravioli, insieme a ricotta fresca e sale.


Si raccoglie solo in questo periodo, prima che vada in fiore. Quando è fiorita si presenta così... e chissà quante volte avrete visto questo delicato fiorellino bianco!!!


E questa è una foto del fratello maggiore,quello che se la tira un po' ma che in fondo non ha nulla di più!!!!


In questo periodo poi, cominciano gli asparagi selvatici.
Esistono SOLO DUE tipi di asparagi selvatici: l'Asparagus Tenuifolia e l'Asparagus Acutifolia. Tutti gli altri (Tammaro, germogli del luppolo, turrioni del pungitopo e chi più ne ha più ne metta) NON SONO asparagi selvatici!!!
Qui, nel mio paese, crescono entrambi... e pure gli altri, quelli che si spacciano per asparagi selvatici!!!

Cominciamo con l'ASPARAGUS ACUTIFOLIA.
Trovarlo non è difficile, basta individuare questa pianta...


Alla base della pianta (attenzione punge!!!), potete trovare il giovane turrione.


Scorrete il dito lungo lo stelo finchè si spezza. Questo è il modo corretto per raccoglierlo!
L'asparagus acutifolia è ricco di Vitamina C e antiossidanti e ha un sapore più deciso rispetto agli asparagi coltivati e ne bastano davvero pochi per insaporiere risotti o frittate.
Noi al corso, mescolati con germogli di luppolo e silene alba (per togliere un po' del loro sapore amarognolo) gli abbiamo cucinati per fare un orzotto!
La foto in realtà è di un misto orzo-riso-farro che ho cucinato io il giorno dopo con le stesse erbe!


Si... si... ho davvero mille cose da fare oggi ma non volevo aspettare ancora prima di cominciare a fare il resoconto della giornata di sabato.
Dai, per il momento mi fermo qui, ma magari stasera o domani... continuerò con la descrizione delle 10 erbe... che poi alla fine sono diventate 12...13...14...

Un bacio e a presto

Francesca

5 commenti:

  1. Che bel post! Mi sarebbe piaciuto molto partecipare a questa giornata, ma come al solito sono (fisicamente) lontana da tutto.
    Adoro gli asparagi, ma ho sempre la mia solita paura di raccogliere le piante selvatiche, a parte quelle poche che conosco già. Che carine le orecchie di lepre!
    E' bello anche sapere che tu ed Elisabetta vi siate incontrare, visto che seguo entrambe :)

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    1. Be, "incontrate" é una parola grossa!!! Diciamo che ho incontrato Elisabetta attraverso la figlia di Tosca, arrivata a me in uno stato pietoso dopo un lungo viaggio per posta! Ma quando impasto Betta, così ho chiamato la figlia di Tosca, allora si che incontro Elisabetta, incontro la sua energia e il grande amore che nel tempo ha saputo trasmettere alla sta PM.
      Secondo me nella Pasta Madre c'è qualcosa che ha del miracoloso!
      Baci
      Francesca

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  2. Mi piace tantissimo questa storia delle erbe selvatiche, non vedo l'ora di leggere il resto!!!
    Baci

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  3. Si si si continua :D P.S Lo so e ci credo che il pane è buono con la mia Agata lo sperimento spesso :D anche la pizza, la focaccia, le briochine, le piadine e i taralli ;)

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  4. nooo, io la prima non l'ho mai vista! possibile???? Vladimir farà delle uova scintillanti, me la immagino un po' come Priscilla la regina del deserto, conosci il film? Le nostre sono arrivate lunedì. Berenice non si è ancor rassegnata alla loro presenza- l'ha presa piuttosto male!. Si chiamano Olivia e Amanda, e, per ora, non possono nemmeno uscire dal pollaio che subito Berenice le ricaccia dentro a suon di beccate…questioni di nonnino tra galline… e questa proprio non l'avrei mai immaginata!

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