In Primavera in campagna c'è davvero tanto da fare e queste attività, aggiunte a quelle normali (lavoro, figli, casa ecc...ec...) rendono davvero le giornate troppo, troppo corte!!!
Allora, da cosa comincio?
Be, dalla regina delle erbe primaverili: IL TARASSACO.
Chi non lo conosce?
Bisognerebbe raccoglierlo prima della fioritura, quando i germogli sono ancora piccoli e nascosti dalle foglie, ma nulla vieta di consumarlo anche dopo, solo che diventa molto più amaro.
Il tarassaco fa degli inconfondibili fiori gialli
...e degli ancora più inconfondibili soffioni. Chi, almeno una volta nella vita, non si è divertito a soffiare gli ombrellini dei soffioni di tarassaco?
Il tarassaco solitamente si fa bollire in abbondante acqua salata e poi si condisce con olio e limone, ma così facendo si disperdono nell'acqua gran parte delle sue proprietà.
Provate invece a farlo saltare in padella con un po' di cipolla e una patata (per addolcirne il sapore) e vedrete che bontà. Non gettate la radice e nemmeno i germogli perchè fanno benissimo!!!
Ed ecco una ricettina davvero speciale, che unisce le proprietà delle erbe alla cucina tradizionale della mia regione: FRICO CON TARASSACO E SILENE.
Ingredienti:
400 gr di patate a pasta gialla, 300 gr di formaggio (tipo montasio) fresco, 250 gr di erbe miste (tarassaco e silene alba, ma anche ortica o crepide), olio, sale.
Lessate le patate, sbucciatele e e pessatele riducendole a purea. Lavate e tagliate le erbe e fatele appassire per 15 minuti in olio e sale, regolate con acqua se necessario. Mettetele da parte. Tagliate il formaggio a dadini piccolissimi e mescolatelo alla purea di patate raffreddata. Foderate una pirofila con la carta forno e con metà purea di formaggio formate uno strato compatto. Fate un altro strato con le erbe saltate in padella, riempiendo bene ogni spazio e infine l'ultimo strato con il rimanente composto di patate e formaggio. Infornate a 190° fino alla perfetta doratura della superficie.
Consumatelo caldo ma non bollente.
Un altra erba che abbiamo studiato al corso è la CREPIS (Crepide, Radichella selvatica), che spesso viene confusa con il tarassaco perchè abbastanza somigliante. In realtà, mentre il tarassaco è una pianta primaverile, la crepide è invernale.
Anche questa è una pianta amara, depurativa e antiossidante. L'utilizzo è identico a quello del tarassaco!
La foglia è più tondeggiante all'apice e quando è giovane non ha i germogli al centro della rosetta, come invece nel tarassaco.
Questo è il suo fiore, come vedete assai diverso dal dente di leone.
Quest'anno poi, ho finalmente imparato a riconoscere i germogli del luppolo.
Molto spesso avevo sentito decantare le meraviglie di questi germogli, e a ragione, perchè adesso che li riconosco e li raccolgo, mi sono resa conto che sono davvero squisiti!
Spesso li consumo insieme agli asparagi selvatici o da soli, in frittate o orzotti.
Vicino a casa ne trovo sempre molti.
Come si fa a riconoscerli?
Sono germogli ruvidi e quasi appiccicosi. Si arrampicano spesso intorno ad altre piante e hanno una bella foglia, che si vede bene in questa foto che prendo in prestito dal web!!!
Il luppolo svolge una azione sedativa e calmante dei nervi, inoltre ha proprietà antireumatiche e favorisce le funzioni dello stomaco...e poi è buonissimo!!!
Si consuma cotto in risotti, zuppe o frittate.
Attenzione, il luppolo si potrebbe confondere con il Tamaro, da qualcuno raccolto e consumato anche se non se ne comprende il motivo non avendo un buon sapore ed avendo inoltre una leggera tossicità.
Come si vede dalla foto però, la foglia è molto diversa e il germoglio è liscio e non ruvido.
Al corso abbiamo visto e studiato anche altre piante spontanee, ma direi che queste di cui vi ho parlato, sono le principali e anche le migliori.
Rifaremo il corso a giugno, con le erbe estive e già adesso non vedo l'ora che arrivi quel giorno!!!
E adesso vorrei parlarvi di tre nuove amiche... Sono amiche speciali, giovani e un po' timide, che vivono con noi ormai da quasi 10 giorni. Si chiamano Rosita, Vladimir e Bianca Rococò!!!
Sono le nostre tre giovani pollastrelle!!!
Si, mi rendo conto... Vladimir non è propriamente un nome da gallina ovaiola ma Giovanni non ha voluto sentire ragioni. E come mi dice Ylenia, Vladimir farà uova SPLENDENTI!!!
Ve le presento, da sinistra a destra: Rosita, Bianca Rococò e Vladimir.
I primi giorni erano timidissime e avevano molta paura di noi ma adesso, quando entriamo nel pollaio, ci vengono vicino curiose e non dimostrano di avere più alcun timore. Mangiano, bevono, dormono, razzolano e crescono. Chissà che emozione quando cominceranno a fare le uova.
Naturalmente quando questo avverrà, sarete i primi a saperlo!!!
Un bacio grande
Francesca
Ciao Francesca, sai che io il luppolo proprio non lo conosco e non lo so riconoscere. Adesso con le tue indicazioni cercherò di trovarlo qui. Un abbraccio, Beatrice
RispondiEliminaLa cosa che colpisce di piu, secondo me, é la ruvidezza. Poi guarda la foglia, inconfondibile anch'essa. Adesso che ho imparato li trovo spesso. Lascia sempre qualche germoglio così la pianta cresce per il futuro!
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti
Francesca
Ah i fiori da soffiare! Parte della mia infanzia campagnola, da parte di papà nato in un piccolo paese in mezzo ai vigneti del Piemonte. Sono stata off-line per non so quanto ma avevo voglia di tornare anche un po' qui, dove vedo che la primavera si fa sentire eccome. A presto davvero
RispondiEliminaQuante cose si imparano oassando da qui, complimenti per le tue pollastrelle, vedrai che gioia a trovare poi le uova fresche e ruspanti, un abbracio
RispondiEliminaOOOh ohhh le galline sono arrivateeeeee.... ecco io sono davvero amichevolmente e positivamente un pocherello invidiosa di queste tue nuove amiche.... mi sogno di notte di convivere con loro... ma purtroppo non posso farle vivere sul tetto....e in campagna non vado con costanza... voglio un ortooooo :) Spettacolari le piante... anch'io faccio fatica a riconoscere il luppolo probabilmente imparerei meglio vedendolo dal vivo... Mille volte invece mi sono posta domande sulla somiglia tra tarassaco e crepis :D
RispondiEliminaBellissime le nuove amiche! :)
RispondiEliminaMi piaceva tanto andare con marito, figlie e suocera (indispensabile perché era l'unica che conoscesse le erbe....e poi era una persona piacevolissima!) per i campi a cercare erbe da fare la sera con le uova sode! Ora non potrei proprio più.... la terra è rimasta...per terra...e le mie ossa non ne vogliono sapere di abbassarsi (o se lo fanno mi ci vuole un carro attrezzi per risalire....).... Che bei ricordi, però!!!!
RispondiEliminaChe bello il tuo blog! Mi sono sentita meglio leggendoti...perchè ho fatto una scelta di vita molto simile scappando dalla città (Roma) e andando a 40 km dalla metropoli dove la vita scorre con altri tempi ma soprattutto dove la qualità della vita è fondamentale...è vera vita! Sono appena tornata col mio cestino dalla raccolta di Silene alba, Tarassaco e varie cicorie pelose selvatiche, un po' amare ma nel mucchio ci stanno bene! Nel farti di nuovo i complimenti per il tuo blog ti auguro una serena giornata: oggi qui è assolato e devo mettere a dimora i geranei!
RispondiEliminaCiao Elisabetta,
Eliminabenvenuta. Mi fa piacere leggere il tuo commento e soprattutto constatare che ci sono tante persone che amano e vogliono una vita più sobria e più lenta. E' vera vita... hai ragione!
Spero di vederti ancora e di leggerti.
Un abbraccio
Francesca