venerdì 11 aprile 2014

Mia figlia è dislessica

Come dice mia sorella (che ha entrambi i figli dislessici e quindi queste cose le sa!!!): "Comincia la lotta!!!"
E' arrivata la diagnosi ed ecco svelato il mistero dello scarso rendimento scolastico di Marta.
Dopo anni che mi sono sentita dire che mia figlia era pigra, svogliata, disattenta... e io ci ho pure creduto... ecco che salta fuori la verità. E' dislessica.
Nel caso specifico, mia figlia è dislessica e discalculica, mentre non è affatto disgrafica o disortografica, tanto che in italiano va benissimo, scrive senza difficoltà e senza errori.
Sono andata a parlare con la responsabile dislessia della scuola di Marta e anche con la referente della sua classe e, mentre la prima è stata disponibile e interessata, la seconda mi ha solo parlato di obiettivi che non sono stati raggiunti, mi ha fatto notare che mia figlia ha ancora molte insufficienze, che oggi come oggi la dovrebbero bocciare di nuovo.
Si, dicevo io, ma E' DISLESSICA!!! Cosa vogliamo fare? Ignorare la cosa?
Signora, è troppo tardi! Se la diagnosi fosse arrivata entro novembre avremmo potuto fare un programma personalizzato per sua figlia, ma adesso siamo in aprile... Se vuole ne discuteremo al prossimo consiglio di classe, a maggio.
A MAGGIO???? Ma scherziamo!!!
Naturalmente non sono rimasta con le mani in mano. La prima cosa che abbiamo fatto, mio marito ed io, è stata quella di scrivere alla dirigente scolastica del liceo di mia figlia per chiedere un consiglio di classe straordinario prima possibile, per discutere il caso di mia figlia e stabilire le strategie e i mezzi compensativi da adottare SUBITO!!! Seconda cosa, ho contattato la presidentessa dell'AID della mia regione per avere un aiuto ulteriore, soprattutto dal punto di vista legale, per l'applicazione della legge 170/2010, ossia la legge che obbliga gli insegnanti ad adottare misure compensative per i ragazzi che abbiano una certificazione di dislessia.
Mia sorella ridacchiava al telefono quando le raccontavo tutta la mia avventura. Con un figlio all'Università e una figlia ancora al liceo, con alle spalle la sua storia di lotte con i professori, colloqui estenuanti per far applicare la legge, muri di ignoranza da abbattere e diffidenze, mi ha accolto nel mondo della dislessia con un sorriso ironico: "Benvenuta tra noi... Comincia la lotta!!!"

Vi lascio con un video delizioso che presto andrà in onda sulle reti RAI. Non sapevo che tante persone famose fossero dislessiche!!!

Un bacio
Francesca

16 commenti:

  1. Mi unisco a tua sorella nel dirti: " benvenuta nel club!"
    Avete fatto benissimo a farvi vedere da subito decisi e forti.
    Non mollate mai!
    Sarà faticosissimo e spesso sentirai di non riuscire a farcela. Ma poi penserai a Marta e alle straordinarie capacità che hanno solo bisogno di essere indirizzate.
    Lei come l'ha presa? Come sta?

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    1. Non so quanto sia servito a questo punto dell'anno! E' facile perorare la causa di una ragazzina che,nonostante le difficoltà, dimostra di studiare e di essere interessata... ma non è il caso di mia figlia.
      Ieri ci sono stati i colloqui generali e io ho fatto il giro dei professori, senza peraltro riuscire a vederli tutti. Ogni volta che mi sedevo di fronte ad uno di loro e annunciavo che Marta ha avuto la certificazione di dislessia ecco che cominciavano commenti e battute diffidenti: "Un altro dislessico", è stata la più comuine, detta con tono ironico e derisorio. Poi ancora: "Chissà perchè questa diagnosi solo ora e, quarda caso, dopo una bocciatura!"
      Mi sono sentita davvero messa alla berlina, quasi avessi commesso qualcosa di illegale.
      Con l'ultima professoressa, all'ennesimo insulto, sono esplosa. Se fino a quel momento avevo mantenuto la calma, con lei non ci ho visto più e ho cominciato ad alzare la voce.
      Le ho detto "Adesso basta, sono stufa di combattere contro la vostra diffidenza come se questa fosse una diagnosi fasulla. Sono stanca di dover combattere per questo! Mi chiedete tutti perchè questa diagnosi è arrivata solo adesso? Io non sono un professore" le ho detto quasi urlando "e non sono in grado di capire quando un ragazzo ha delle serie difficoltà, ma voi si! La diagnosi arriva solo adesso per la vostra incapacità di riconoscere i sintomi della dislessia. E' più facile liquidare la cosa come poca voglia di studiare, pigrizia... e chiuso! Sono arrabbiata con voi e anche con le maestre delle elementari e con i professori delle medie... e come se non bastasse adesso mi prendo anche il vostro biasimo!!!"
      L'atteggiamento della prof è cambiato di punto in bianco. A questo punto mi ha ascoltato. Al termine del colloquio le ho chiesto scusa per aver alzato la voce, non è nel mio carattere. Lei mi ha spiegato che, a fronte di una percentuale di dislessici che dovrebbe essere del 3-4 %, arrivano almeno il 15% dei ragazzi con diagnosi di dislessia. Ci sono dislessici "furbi" e purtroppo a farne le spese sono quelli autentici.
      Insomma, è stato un pomeriggio molto faticoso e mi ha lasciato un grande amaro in bocca!
      Marta sta abbastanza bene anche se ha un po' di paura perchè teme che, se questo è l'atteggiamento generale, non l'aiuteranno affatto!
      Un bacio
      Francesca

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    2. Oh Francesca! Quanto mi dispiace e quanto ti capisco!
      I docenti devono essere PREPARATI anche a saper riconoscere quelli che hanno definito i dislessici furbi. Quella dei dislessici furbi non è una scusante.
      In ogni caso adesso la certificazione c'è e i docenti sono tenuti a applicare ciò che la legge impone loro, pena una denuncia ( sarebbe triste, lo so, arrivare a questo).
      La preoccupazione di tutti deve essere quella di garantire a Marta un percorso scolastico il più sereno possibile e rispettando le sue qualità e le sue attitudini, quindi niente istituti professionali se non sono ciò che vuole Marta.
      Non ti arrendere MAI e alza la voce quando serve.
      Per il resto se hai voglia di sfogarti sai dove trovarmi!
      Un abbraccio

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  2. Carissima, ti penso in questa lotta, sono appena tornata a casa da un laboratorio di pedagogia speciale, spesso purtroppo con "noi" insegnanti si deve lottare, ma continua a farlo perché tua figlia merita, e soprattutto ha diritto, ad una presa in carico e ad un ascolto diverso da parte della scuola!!

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    1. Vedi, anche tu come insegnante ammetti che con voi bisogna lottare... ma perchè deve per forza essere così?
      Io capisco anche la loro posizione ma chi aiuterà mia figlia ad avere un sereno percorso scolastico? Chi gli assicurerà il diritto a poter studiare quello che desidera? Velati accenni alla possibilità di iscrivere mia figlia in un istituto tecnico o professionale vanno nella direzione di una negazione al diritto allo studio!!! Ed è gravissimo!
      Un bacio
      Francesca

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  3. Anch'io ignoravo che i personaggi menzionati fossero dislessici.... la lotta incomincia e ne uscirete vincitori :D Coraggio!

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    1. Pensa se avessero negato a queste personaggi di andare avanti nei loro sogni, desideri e progetti? Quante cose meravigliuose ci saremmo negati!!!
      Ti abbraccio
      Francesca

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  4. Pensa se ai miei tempi si fosse capito, quante sofferenze mi sai risparmiata!
    Ma va bene così, l'importante è che ora ci sia qualcuno che riconosce e... aggiusta!
    Forza che ce la fai!!
    Un abbraccio!

    ps. Ti ho lascito un messaggio da me nella seconda parte del mio racconto... spero tu l'abbia letta! Bacio!

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    1. Riconosceranno? Aggiusteranno? A questo punto non lo so!
      Quando i ragazzi sono così grandi sono molto diffidenti.
      Ho letto il messaggio ma non ricordo più cosa ti scrissi! Pazienza.

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  5. Scusa Francesca, ma solo ora è venuto fuori? cioè … a nessun insegnante si è mai accesa questa lampadina in tutto il suo percorso scolastico fatto finora?
    ho frequentato un corso proprio nei mesi scorsi in cui si parlava anche di dislessia e non ti dico che angoscia ad ascoltare le testimonianze di genitori che sono lasciati soli davanti a questo cammino! beh, credo tu sappia già! la rabbia mi è montata quando hanno detto che gli insegnanti non devono fare corsi per capire i segnali della dislessia! ma come! sono loro a dover aiutare i bambini, o no?
    sappi che chi ha fatto il corso ha detto che solitamente i bambini dislessici sono più intelligenti degli altri, basta dare loro gli strumenti giusti! è poco ma è pur sempre un sollievo!
    forza, ce la farai anche in questo, sei combattiva e tenace, Francesca!
    e poi sono sicura che in rete troverai tantissimo appoggio!
    un abbraccio
    Cinzia

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    1. E chi dovrebbe fare dei corsi per riconoscere i segni della dislessia se non gli insegnanti? Nel caso di mia figlia, non essendo disgrafica e avendola sempre aiutata a studiare in tutto il suo percorso scolastico dalle elementari alle medie, era difficile capire, ma con un minimo di attenzione, soprattutto da parte degli insegnanti di matematica (è gravemente discalculica), DOVEVANO renderse conto!
      Oltre al danno la beffa. La loro incapacità ci ha portati a questo punto e adesso devo anche sentirmi dare della disonesta e della furba!
      Ma non ci sto.
      Un bacio
      Francesca

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    2. guarda Francesca, ero io arrabbiata per quelle mamme di cui sentivo i racconti fantascientifici (insegnanti che affrontano Omero senza dire agli alunni dislessici cosa e come devono fare e molto molto altro) che davvero ammiro la tua grinta e determinazione. che gli insegnanti si facciano beffe dell'alunno e della famiglia davanti un certificato accreditato è deplorevole, che gli insegnanti non siano obbligati a fare corsi per tenersi aggiornati su questi disturbi rasenta il ridicolo! mi unisco alla tua amarezza, a volte sembra di lottare contro i mulini a vento …
      Forza forza forza! C.

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  6. Con tutti i dubbi e pensieri che avrete per iniziare un nuovo percorso, é davvero una fortuna che ci sia tua sorella con la sua esperienza e grinta (mi pare di capire). In bocca al lupo, e tienici aggiornata!
    un caro saluto,
    S.

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    1. I problemi dei miei nipoti sono molto diversi quindi io non ho associato le due cose. Loro sono dislessici, disgrafici e disortografici ma per nulla discalculici, tanto che si sono iscritti entrambi al liceo scientifico. Michele si è diplomato l'anno scorso e adesso fa Economia e Commercio a Venezia, Camilla frequenta la Quarta. Mia sorella, in verità, mi aveva consigliato anni fa di far fare una valutazione per Marta, ma ripeto, non associavo i problemi dei miei nipoti con i suoi e quindi ho lasciato perdere. Stupida che sono stata! Avrei dovuto seguire il consiglio di mia sorella!
      Si,Caterina comunque mi sta dando aiuto e sostegno!
      Un bacio
      Francesca

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  7. Cara Francesca, mi dispiace moltissimo, ma per fortuna tua figlia può contare su tutto il tuo sostegno. Sei stata e sei straordinaria a muoverti subito nel modo in cui ci racconti.
    Il video è molto carino, non sapevo che tutti questi personaggi fossero dislessici, lo condivido subito su facebook.
    Un abbraccio a te e Marta.

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    1. Grazie dell'abbraccio Chandanina, ne ho bisogno. Mi sento molto amareggiata!
      Ti mando un abbraccio anche io
      Francesca

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