lunedì 25 febbraio 2013

Quel che c'è nel mio cuore



Con questa frase le donne Maja concludono i loro racconti ed è questo il titolo della mia ultima lettura: "Quel che c'è nel mio cuore" di Marcela Serrano.
Non è un libro che ho particolarmente amato forse perché seguire la narrazione non è per niente semplice. E' un romanzo che parla di una metamorfosi, di un profondo cambiamento interiore che avviene attraverso vari momenti, vari incontri, varie storie... Una rivoluzione che avviene anche dentro la propria interiorità e non solo nel profondo della foresta messicana!


Lo sfondo del romanzo, forse i veri protagonisti, a parte le due donne tanto diverse eppure tanto intimamente vicine che sono Camila e Reina, sono il Chiapas di Marcos e la città di San Cristobal de las Casas. La Serrano descrive il capoluogo del Chiapas con parole talmente vivide e con colori talmente accesi che mi sono davvero incuriosita.
Le immagini che ho trovato in rete sono davvero tantissime e tutte stupende. Ne ho selezionate solo alcune per darvi un'idea di cosa sto parlando...




... perché leggere è un po' anche viaggiare!!!!

Un bacio
Francesca

8 commenti:

  1. Ma dai! Anche io l'ho letto da poco e ho fatto come te che sono corsa a cercare le foto su internet, anche se avrei preferito prendere un aereo e raggiungere San Cristobal de Las Casas!!!
    Per me è stata la scoperta di Marcela Serrano e spero di leggerne presto altri, perché mi è piaciuto tantissimo!

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  2. Allora ti consiglio con tutto il cuore la lettura di quello che considero il suo romanzo più bello (almeno, tra quelli letti fin'ora!): "L'albergo delle donne tristi". Leggilo e poi sappimi dire.
    Un bacio
    Francesca

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  3. Mi affascinano questi libri degli scrittori sudamericani, proprio perché rimandano ad un mondo molto lontano dal nostro, pieno di colori. Io all'Università ho fatto molti esami di archeologia precolombiana, sono paesi meravigliosi dal punto di vista archeologico, paesaggistico e artistico, nonchè antropologico, perché sembra davvero di vedere nei loro tratti gli antenati che hanno costruito quelle meraviglie, pochi secoli fa!

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    1. Hai ragione. E' davvero un mondo lontanissimo dal nostro, per chilometri e soprattutto per cultura... Non fosse altro che quando da noi è inverno da loro è estate e viceversa! Questa cosa da bambina mi faceva meraviglia!!!
      Un abbraccio
      Francesca

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  4. quant'è vero che leggere è anche un pò viaggiare: te ne rendi maggiormente conto quando è da un pò che non viaggi "fisicamente" ... della serrano ho letto praticamente tutto perché anch io adoro gli autori sudamericani, soprattutto le donne! a pensarci bene mi rendo conto ora che questa, negli anni, è una delle poche cose che in me non è cambiata!
    esulando, la 4 foto partendo dall alto la trovo splendida!
    un abbraccio
    betta

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    1. Quale libro della Serrano ti è piaciuto di più?
      Mi interessa avere l'opinione di una persona che li ha letti tutti.
      Un bacio
      Francesca

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    2. Approposito della foto... ero in dubbio se pubblicarla o meno. Dice poco della città e del Messico, in realtà, ma piaceva tantissimo pure a me!!!
      Baci
      Francesca

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    3. La Serrano l ho letta taaaanti anni fa e ti dico sinceramente che non c'è stato UN suo libro che mi ha fatto innamorare (forse donne dagli occhi grandi è quello che mi è piaciuto di più assieme al tempo di blanca e quel che c'è nel mio cuore). e ora dirò una cosa poco carina: per me ad esempio non c'è paragone con la allende. ma sono letture comunque molto piacevoli e poi, essendo una scrittrice sudamerica, mi piace praticamente a priori. ;-D

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