martedì 5 febbraio 2013
Aggredita dai ricordi
Sto leggendo PAULA di Isabel Allende ma faccio tanta, tanta fatica.
Non è che il libro non mi piaccia, anzi... La Allende scrive bene, i suoi romanzi mi sono sempre piaciuti molto ma ad ogni pagina vengo aggredita dai ricordi e non riesco a proseguire.
Il fatto è che sono stata anche io una madre che ha assistito la figlia in ospedale, che si è infilata il camice e le sovrascarpe per poter accedere alla Terapia Intensiva, che ha percorso avanti e indietro i corridoi degli ospedali, che ha passato giorni e giorni lontano da casa in stanze d'albergo anonime.
A Padova, al Centro Gallucci, ho lasciato almeno dieci anni della mia vita e mio marito forse di più, non essendo, a differenza di me, sostenuto dalla Fede.
Mia figlia aveva cinque anni e, per una malformazione cardiaca, ha subito un'operazione a cuore fermo con deviazione del sangue dentro la macchina cuore-polmoni. Durante l'operazione, durata circa sei ore - un'eternità - ho perso la mia giovinezza e ancora adesso se ci penso, mi tremano i polsi.
Non riesco ad andare avanti perchè ad ogni pagina piango.
Quindi non lascio una vera e propria recensione poichè non lo finisco e quindi il mio giudizio resta in sospeso.
Forse un giorno lo riprenderò in mano e lo finirò... ma non ora... non ora!!!
Un abbraccio a tutti
Francesca
P.S. Per chi non lo sapesse... Mia figlia sta benissimo adesso. E' una meravigliosa quattordicenne ribelle e artistoide con la testa piena di cavolate e di One Direction...
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Anche lei con gli One direction come la mia nipotina quasi tredicenne!!!
RispondiEliminaCapisco che sia difficile per te leggere Paula, ha fatto tanto male anche a me che pure ho una piccola esperienza al suo e tuo confronto. La mia secondogenita è nata di 7 mesi ed è stata due mesi in ospedale: allora le mamme non potevano stare con i bambini, io potevo andare solo due volte al giorno per avere notizie e vederla un attimo da dietro un vetro.... Aspetta a leggerlo, Francesca, lascialo da parte per ora!
Mi puoi capire allora...
EliminaFausta, grazie per le tue parole e sono sempre così contenta di vedere i tuoi commenti.
Ti abbraccio tanto
Francesca
Mi sento in colpa...
RispondiEliminaComunque
abbiamo tante cose in comune... Anche la mia primogenita ha avuto un'operazione di sette ore alla testa ed anche lei ora sta benissimo e adora gli one Direction!
Baci
Giannina, anche questa cosa ci unisce. Non lo sapevo!
EliminaNon sentirti in colpa. Volevo leggerlo già da un po' di tempo ma non immaginavo mi avrebbe fatto soffrire così tanto. Evidentemente è una sofferenza che non ho ancora superato!
Un abbraccio
Francesca
Già. E poi forse hai tanti nodi da sciogliere e meglio non scioglierli tutti insieme... Io invece, grazie a Paula, ho capito di aver superato il trauma perché ho spostato totalmente l'attenzione sulla gioia / fortuna del nostro lieto esito.
EliminaE io che sono preoccupata per un esantema virale!!!!!
RispondiEliminaMi vergogno un po'...
Ho letto Paula quando ancora non ero mamma e ho tremato, pianto, mi sono emozionata, messa nei panni della mamma, del marito e ho ammirato la forza di entrambi.
Un bellissimo libro da leggere però in periodi di serenità.
Non era mica Pennac che diceva che uno dei diritti del lettore è quello di piantare lì un libro e poi forse se ci va riprenderlo.
Non ci voleva mica lui però....
P.S. giusto per sapere cosa mi aspetta: che cosa o chi sono gli One Direction?
Mia figlia direbbe NON LO SAIIIII... MA DOVE VIVI????
EliminaSono una Boy Band Anglo-irlandese che sta letteralmente spopolando tra le ragazzine di tutto il mondo. E devo ammettere che effettivamente sono molto carini. Se cerchi su internet trovi video e interviste ma... attenzione, se Matilde li vede, magari si instupidisce letteralmente, come è successo a Marta!!!
One Direction... maneggiare con cura, leggere attentamente il foglietto illustrativo e non somministrare al di sopra dell'età adolescenziale!!!
Il libro l'ho messo da parte... certo che è un mio diritto... Non facevo altro che piangere!!!!
Un bacio grande
Francesca
Sorpresa sorpresa! Chiedo a Matilde: "Mati, tu sai chi sono gli One Direction?"
Elimina" Certo mamma, sono un gruppo musicoale dietro cui sbarellano le ragazzine".
" E a te piacciono?"
" La musica si, loro no!"
Ho iniziato a pensare che in fondo io sbarellavo per i Duran Duran dei quali non piaceva solo la musica, ma adoravo Simon Le Bon.
Corsi e ricorsi.
Un bacio
Io invece adoravo gli Spandau Ballet... E' la ruota della vita!
EliminaUn bacio anche a te
Ho letto il libro anni fa e mi era piaciuto molto, ma certo leggerlo da madre deve essere completamente diverso!!Bella la tua descrizione di Marta ribelle e artistoide :-)
RispondiEliminaMarta non lo sa, ma è una meraviglia!
EliminaBaci
Francesca
Ha ha una "quattordicenne ribelle e artistoide con la testa piena di cavolate e di One Direction" rendi benissimo l idea (io ho un 13enne che si aggira per casa).
RispondiEliminaquesto libro, come tutti quelli della Allende che amo particolarmente, l ho letto prima di passare per il camice e i copri scarpa e sai che da allora (son passati 4 anni) ancora non ho veramente pianto?! mi verrebbe da dirti, leggi, leggi e piangi Francesca. forse che il dolore, se le lacrime ancora scorrono, non è stato vissuto ed elaborato totalmente?
un abbraccio "animico"!
Forse hai ragione, è qualcosa che devo ancora sfogare e che evidentemente mi fa ancora soffrire. Mi va il cuore in gola quando vedo la cicatrice che le attraversa il petto... e sono trascorsi 9 anni!
RispondiEliminaLo leggero' sicuramente un giorno, ma non è ancora il momento.
Un abbraccio
L'ho letto da ragazza, prima anche solo di pensare che sarei potuta un giorno essere mamma: ho sofferto, e da quei tempi non ho mai più sentito il bisogno di rileggerlo.
RispondiEliminaPer ogni cosa c'è un tempo giusto, e non è detto che allora non si piangerà, ma il pianto sarà diverso.
Mia figlia, coetanea della tua, non ama gli One Direction, ma ha la radio a palla tutto il pomeriggio ... meglio quella che gli auricolare alle orecchie ... beata gioventù, con un pizzico di nostalgia ...
Sicuramente lo riprenderò in mano perché mi incuriosisce la autobiografia della Allende, ma mi sono accorta che non è ancora tempo.
EliminaPiangerò sicuramente ma non sarò più aggredita dai ricordi.
Un abbraccio
Francesca
Dobbiamo sempre pensare a chi non ce l'ha fatta e in quella stanza ci ha lasciato una grandissima fetta del suo cuore, le gambe, la voglia di andare avanti.
RispondiEliminaAnch'io ho pianto tanto leggendo questo libro anni fa e ho dovuto farlo a più riprese, come te, ma é stata una lettura bellissima, mi ha lasciato molto più ricca.
Anche se non ti conosco un abbraccio a te e alla tua "bimba".
Ciao cara,
Eliminaho fatto un salto nel tuo blog che è davvero un posto speciale. Non sono riuscita però a trovare notizie di te, il tuo nome o la possibilità di lasciare dei commenti. Siccome mi piace molto e vorrei venirti a trovare di tanto in tanto, mi potresti dare qualche dritta?
Spero davvero di ricevere tue notizie.
Un abbraccio
Francesca
Io non ce la farei a leggere quel libro, le pene dei bimbi, e di conseguenza dei genitori, mi prendono troppo e patisco tanto pur non conoscendoli. L'infanzia andrebbe protetta da ogni pena e anche dalle malattie.
RispondiEliminaFrancesca, accarezzala quella ferita sul petto di tua figlia... c'è da esserle grata.
Un bacio a te ed un sorriso alla tua bella famiglia.
Sari
In realtà nel libro si parla di una donna adulta. Paula ha 28 anni, ma la maternità è sempre maternità...
EliminaLa cicatrice è molto brutta, ha fatto dei grossi cheloidi, quindi prima o poi si farà un intervento chirurgico estetico per levarla, ma la linea sottile del taglio, quella resterà per sempre. Non la amo ma certo, ci ha cambiati tutti!!!
Un bacio
Francesca
Ciao io ho letto Paula che avrò avuto 25 anni o giù di li', non avevo figli, non avevo nessuna intenzione di averne, ma ho pianto come una disperata (a questo si aggiunga che ero in treno, non avevano messo i cartellini con le prenotazioni e un'imbarazzatissima tedesca non sapeva come dirmi di alzarmi). Non so se riuscirei a rileggerlo adesso che ho un bimbo, ma e' un libro bellissimo. Un bacione e speriamo di vederci a commentare "l'isola del tesoro"!
RispondiEliminaStegent
Lo so che è un libro bellissimo... e poi la Allende mi piace tantissimo!!! Senz'altro lo riprenderò in mano in un momento di maggiore serenità!
EliminaCerto che ci vedremo per commentare "L'isola del tesoro"... stesso posto, stessa ora!!!
Un abbraccio (presto anche reale)
Francesca
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina...Allende era una delle scrittrici preferite di mia mamma :-)
RispondiEliminaCredo che sia un bene che quelle lacrime"antiche"escano...ma so anche quanta potenza possano avere le parole di un libro,in alcuni casi, e quanto sia difficile affrontarla.
Hai fatto quello che ti sentivi, che dire?Tempo al tempo ;)
...Sono contenta che tua figlia adesso stia bene,un abbraccio dolce
Grazie Chandanina e grazie anche per il premio. Adesso faccio il post. Fin'ora non avevo avuto tempo!!!
EliminaUn bacio
Francesca
anch'io adoro quel libro ma mi fa male leggerlo perché, come te, ho avuto grandi dolori e lunghe giornate passate in ospedale....comunque sono davvero contenta che tua figlia ora sia una splendida adolescente!
RispondiEliminaDavvero, è un libro che fa male agli animi sensibili e sono anche convinta che faccia a loro anche bene... ma, come ho già ripetuto alle altre amiche, ancora non ci riesco...
EliminaAttualmente sto leggendo "Furore" di Steinbeck... La Allende può per il momento aspettare.
Un abbraccio
Francesca