giovedì 31 luglio 2014

Torniamo a parlare di progetti?

la mia casa
Ho quasi l'impressione di avere accantonato il progetto dell'Associazione Culturale. Forse il fiasco del secondo corso sul riconoscimento delle piante spontanee, su cui avevo riposto tantissime speranze, mi ha un po' spenta e la delusione ha giocato a mio sfavore.
In realtà non ho mai pensato di rinunciare. Anche se è da un po' di tempo che non ne parlo più, in realtà l'intenzione è sempre la stessa.

il prato sul retro
Un periodo faticoso, un momento di stanchezza, la salute della mia schiena che mi abbandona, altre priorità e altri pensieri... ma il sogno è sempre li, ben presente nella mia mente.
Se poi casualmente "conosci" via web delle persone che condividono con te sogni simili, molto simili e riesci a "rubare" un po' del loro entusiasmo, ecco che allora anche il tuo progetto sembra meno lontano, non appare più come una pazzia, una chimera meravigliosa, ma si fa più vicino e concreto.
Parlo di Stefania del blog Natural-mente-stefy (potete accedere anche dal blogroll sulla destra oppure digitando questo link - http://natural-mente-stefy.blogspot.it/ ). Vi invito a dare un'occhiata al suo blog, leggere del bel progetto del B&B Il Girasole e magari, come ho già fatto io, partecipare alla raccolta fondi per far si che il suo sogno (che era anche il sogno del suo papà) possa diventare realtà.
Leggere di Stefania mi ha ridato speranza e un nuovo entusiasmo. Lei non molla, non cede, nonostante le difficoltà e continua per la sua strada, che magari va controcorrente, ma è la sua. La ammiro davvero tantissimo e la prendo come un esempio da seguire.

immersi nel verde
Il mio sogno lo conoscete ma vorrei riparlarvene.
Quello che voglio fare è un'Associazione Culturale dove organizzare corsi di cucina naturale e sul riconoscimemto delle piante spontanee, corsi di autoproduzione, seminari di yoga e meditazione, organizzare cene a tema ed etniche, proporre passeggiate nei boschi, degustazioni di prodotti locali da agricoltura biologica, conferenze che abbiamo però sempre alla base il tema del benessere, della buona e sana alimentazione e dell'autoproduzione. Più avanti poi, mi piacerebbe proporre laboratori cretivi per bambini, corsi di pittura per bambini ma anche per adulti e tutto quello che mi suggerirà la fantasia. I soci inoltre potranno, il sabato e la domenica, venire (su prenotazione) a mangiare da me: cucina semplice, casalinga, vegetariana...

il tavolo in giardino
L'Associazione potrebbe già partire subito. La mia cucina è abbastanza grande e si presta ottimamente ai corsi culinari grazie ai grandi piani in marmo e al tavolone della bisnonna Netta,


ma per essere pienamente operativa avrei bisogno di un secondo bagno al piano terra accessibile agli ospiti (e non sapete quanto mi è mancato durante il corso sulle piante spontanee!!!) e di terminare la ristrutturazione delle mansarde, che ora sono al grezzo, per i corsi di yoga e i seminari di meditazione.
Il flop del secondo corso sulle piante spontanee mi ha un po' demoralizzata ma il periodo in cui si era deciso di farlo (metà giugno) e anche l'argomento forse (le erbacce dell'orto non sono tutte erbacce!!!) non ha stimolato più di tanto la partecipazione. Ma non mi devo lasciare smontare da un singolo insuccesso!!! Diamine, che pappa molla sarei se bastasse questo per farmi rinunciare?
L'incontro con Stefania, seppur avvenuto solo via web, mi ha dato una nuova carica. Appena andrò in ferie mi concentro su questo progetto e, ne sono certa, riuscirò a farlo partire.
Vi abbraccio forte
Francesca






lunedì 28 luglio 2014

Tiziano Terzani monologo sulla felicità.

28 luglio 2014: 10 anni fa Terzani moriva nella sua casa all'Orsigna.
Oggi voglio rendergli omaggio perchè le sue idee, le sue parole, la semplice verità di quello che ha detto e di quello che ha scritto, restino sempre con noi, non sbiadiscano con il tempo ma diventino ogni giorno di più balsamo per una umanità che sembra avere smarrito la strada maestra. Grazie Tiziano. Ti abbraccio forte forte Francesca

sabato 26 luglio 2014

Quando piove io leggo!!!

Ma che razza di estate: non fa altro che piovere. Sembra di essere ai Tropici durante la stagione delle piogge!!! Che si fa con un tempo così?
Quando piove io leggo!
L'ho letto un po' di settimane fa ma ho deciso di parlarne nel blog perchè è un romanzo che vale davvero la pena leggere. Sto parlando di CECITA' di José Saramago.


Mi sono ritrovata spessissimo a leggere ad alta voce. Quando un libro mi piace molto a volte mi capita!
Una misteriosa epidemia di cecità, che fa vedere tutto bianco, colpisce le persone sulla Terra. Prima uno, poi due, poi dieci, venti, mille... Il primo gruppo di contagiati, per precauzione, viene rinchiuso in un ex manicomio in una sorta di disperata quarantena. L'esercito fornisce tre pasti al giorno ma nulla di più. Per il resto i ciechi si devono arrangiare. Se si ammalano, se muoiono, se scoppiano risse o se si uccidono a vicenda, non importa. In questo microcosmo di ciechi solo una donna vede; è la moglie di uno dei primissimi contagiati, un oculista, che si finge cieca per poter stare vicina al marito.
Con i suoi occhi, che misteriosamente non vengono contagiati da questa malattia che alla fine diventerà globale, vede il degrado, la violenza, la morte, lo schifo di un mondo che diventerà sempre più animalesco e sempre meno umano.
Il romanzo è forte, per linguaggio e immagini, ma nello stesso tempo anche commovente e poetico perchè nella disgrazia il male e il bene sono esaltati e moltiplicati.
I personaggi in questo romanzo non hanno nome, non hanno volto... a che serve un nome, un volto in un mondo di ciechi? E così abbiamo Il Primo Cieco, la Moglie del Primo Cieco, il Medico, la Moglie del Medico (assoluta meravigliosa protagonista di questo eccezionale romanzo), la Ragazza con gli Occhiali Scuri, l'Uomo con la Benda Nera, il Ragazzino Strabico e così via....
Anche il modo in cui è scritto è particolare: una frase dietro l'altra, riga dopo riga, senza capoversi e quasi senza punteggiatura. Non esistono i punti interrogativi o le linee di dialogo e tutto scorre fitto fitto fino alla fine della storia. Ma nonostante questo stile così particolare (e leggendo il romanzo si intuisce il motivo di questa scrittura tanto complessa) il romanzo è eccezionalmente scorrevole.
Di questa storia ho amato soprattutto le donne, non solo perchè le peggiori nefandezze sono commesse da uomini, ma anche perchè di queste nefandezze sono le vittime e nonostante subiscano le peggiori umiliazioni che mente umana possa immaginare, restano unite, mano nella mano, sostenendosi e aiutandosi fino all'ultima fitta riga di questo libro imperdibile.

Ho poi terminato STORIA DI NEVE di Mauro Corona.


Alla fine non ne potevo più. La storia è davvero molto bella e anche ben raccontata, ma Corona dovrebbe essere meno prolisso e meno ripetitivo. Sarebbe stato un bellissimo romanzo con 500 pagine in meno!!!
Erto come Cicago al tempo del proibizionismo per numero di morti, omicidi impuniti e misteriose sparizioni. Eccessivo.

Delizioso, come tutti i romanzi della Yoshimoto, KITCHEN.


Una cosa mi colpisce sempre nei romanzi giapponesi e in genere orientali: il non detto.
I personaggi non si fanno, se non di rado, confidenze, non si parlano, non si dicono le cose, non esprimono i propri sentimenti ma aspettano che l'altro li percepisca.
I rapporti tra i personaggi sono sempre sottili e delicati, appesi al filo di ciò che non si dice ma che si dovrebbe intuire o si spera che si intuisca. Questo un po' mi irrita... o si, quanto mi irrita!!!
Ma i giapponesi non alzano mai la voce? Non si arrabbiano mai? Si dicono qualche volta pane al pane e vino al vino?
Quante volte avrei voluto poter afferrare uno a caso dei due giovani protagonisti, scuoterli violentemente e gridare: "SVEGLIATI!!! DATTI UNA MOSSA!!! PARLA!!!".

Sempre giapponese, ma decisamente fuori da questo schema, è il romanzo che sto leggendo adesso: LA FINE DELL'ESTATE di Harumi Setouchi.

"La fine dell’estate è il primo romanzo, nella letteratura giapponese moderna, a narrare senza reticenze, con una sincerità quasi brutale, di un burrascoso, romantico e scandaloso triangolo amoroso."
...sincerità quasi brutale? Io per il momento leggo sincerità, questa sicuramente inedita in un romanzo nipponico, ma non certo brutalità... anzi! I romanzi giapponesi, e questo non fa eccezione nonostante la sua originalità, mi colpiscono proprio per la loro delicatezza.
La storia è autobiografica. L'autrice, dopo una vita burrascosa, un marito, una figlia, una storia d'amore con un giovane studente e un lungo soggiorno in Cina, si ritira dalla mondanità e si fa monaca. Questo mi affascina molto e mi incuriosisce.

Harumi Setouchi
Comunque il libro non l'ho ancora terminato e quindi sospendo il giudizio anche se fin a questo momento mi piace molto; è scorrevole, piacevole, delicato e molto introspettivo.

Poi ho letto questo... o meglio, ci ho provato...


...ma'ho abbandonato per sfinimento e repulsione.
Capita a volte di odiare un romanzo fin dalle prime righe. Noi sei prevenuto, perchè non sai cosa aspettarti, non conosci l'autore, non hai mai letto nulla di suo... eppure!!!
Dopo circa una trentina di pagine, sfinita, asausta e anche un po' nauseata dal non capirci assolutamente niente l'ho chiuso per sempre. E pensare che era il libro del mese del Naso nei Libri! Ma la sorpresa più bella è stata che, giunta all'incontro, scopro che nessuno, NESSUNO dei partecipanti alla serata era riuscito a finirlo, sopraffatto dal mio stesso senso di nausea.
Quindi, il mio consiglio è: NON LEGGETELO!!!
La vita è troppo breve per leggere brutti romanzi.

Un bacio a tutti
Francesca



sabato 19 luglio 2014

La chioccia e l'orto selvaggio

Ma che rabbia!!! Mi accingo a scaricare le foto per scrivere questo post, quando mi accorgo che la finestra di entrata del cavetto della macchina fotografica è letteralmente sfondato. Non so cosa sia successo ma la morale è che non posso scaricare foto mie e quindi la mia gallina chioccia ve la lascio solo immaginare!!! E' molto simile a questa (foto tratta da web).


Ho una gallina chioccia! Ossia ho una gallina fatta per covare. Delle mie tre galline proprio la più furba, svelta e aggressiva si è rivelata una super-mamma: Vladimir! Quella che anche il nome non lo lascerebbe pensare.
Vladimir se ne sta tutto il giorno nella cassetta. Ma mangia? Ma beve?
Mentre le altre scorazzano per il cortile facendo anche qualche danno, lei sta li, immobile a covare. Poco importa se io ogni giorno la sollevo e "rubo" le uova che sta amorevolmente tenendo al caldo. Che siano uova sterili poco importa... io mi sento lo stesso una ladra di pulcini!!!
E allora mi viene un'idea. La mia vicina di casa ha galline, ma anche galli. Le sue uova sono tutte fecondate. Mi faccio dare tre uova, le contrassegno in modo che non si confondano con le altre e le adagio delicatamente sotto Vladimir. Ecco, adesso avrai i tuoi pulcini!!! Spero!!!
Almeno sarà contenta quando nasceranno. Ma quanto tempo ci vuole? Qualcuno lo sa?
Naturalmente vi terrò informati su eventuali nascite!!!

Per quanto riguarda l'orto, mi sono rassegnata. Io che avrei voluto un orto Zen, ordinato, pulito, essenziale, dopo i tanti giorni di inattività causa mal di schiena, mi ritrovo con un orto che è una vera e propria giungla!!! Non sarà bello da vedere ma produce ugualmente tantissimo! Oggi ho raccolto zucchine enormi, cetrioli, peperoni (i primi), pomodori succosi e insalata.
Avevo fatto anche la foto di questa eccezionale produzione orticola ma... anche qui vi lascio l'immaginazione. Diciamo, un po' così!


Qui è esplosa l'estate. Da due giorni non piove e fa davvero caldo.
Domani mattina, con l'aiuto dei ragazzi, aprirò la piscina.
Un abbraccio a tutti

Francesca

domenica 6 luglio 2014

Sono stanca... e attendo l'autunno!!!

L'estate non è la mia stagione. Come cantava Bruno Martino, anche io ODIO L'ESTATE!!!
Non sopporto il caldo, che mi offusca la mente e non sopporto la smania di dover a tutti i costi fare qualcosa, altrimenti che estate è?!?
L'estate mi ruba le energie, mi assorbe, mi corrode. Sto bene solo o la mattina presto o la sera, quando il morso del sole si fa meno forte e l'aria del bosco mi ossigena il cervello.
Sono stanca di sentirmi così sola, stanca di fare finta che non mi pesi, stanca di sentire che la gioia di questa famiglia, la sua felicità e la sua serenità dipendono dalla mia gioia, dalla mia felicità e dalla mia serenità. A volte vorrei rannicchiarmi in un angolino e piangere, piangere e basta... perchè anche piangere è un lusso che adesso non mi posso permettere!
La musica mi salva in questi giorni, la musica che è balsamo per la mente, nutrimento per un'anima stanca.
Più di una volta ho detto che amo Loreena McKennitt e amo in particolare questo brano, tratto dall'Album "The Visit": Bonnie Portmore. Ascoltare questo pezzo, ad occhi chiusi, mi regala attimi di serenità.
Non credo che passerò molto tempo al PC in queste settimane d'estate. Adesso sento il bisogno di verità, vita reale... ho bisogno di strigermi alla mia famiglia, respirare aria di bosco, di incenso e di pane fresco... e ho bisogno di ascoltare musica bella, quella che schiude il cuore come un fiore al sole dell'aurora!
Buona estate a tutte voi che l'amate! Di tanto in tanto lascerò un segno ma tutto sommato credo che mi metterò in attesa dell'autunno!!!
Baci a tutti

Francesca


giovedì 3 luglio 2014

I'm a Directioner





 Che esperienza!!! Non immaginavo che questa Boy Band anglo-irlandese fosse tanto amata... e quando dico amata parlo proprio di Amore.
Forse non è l'Amore che intendiamo noi adulti, ma qualcosa di molto simile.
Ho visto ragazzine urlanti, piangenti, incredule... solo perchè li, a pochi metri, si esibivano i loro idoli, quei cinque ragazzi che affollano i loro sogni da adolescenti.
Mia figlia appena ha visto lo Stadio San Siro da lontano è scoppiata a piangere. Non ci poteva credere di essere li.


Per mesi, esattamente per nove mesi, ha contato i giorni che mancavano al Concerto e adesso era li! Il suo sogno si stava avverando.
Sono felice di averla portata al Concerto dei One Direction, anche se questo mi è costato molto in termini economici, ma lo rifarei... e lo rifarò quando ritorneranno in Italia e se Marta lo desidererà ancora!
Per quanto mi riguarda mi sono divertita. Certo, non sono riuscita molto ad apprezzare le voci di Harry, Niall, Louis, Liam e Zayn perchè sovrastate da quelle di almeno 50.000 ragazzine!!!
Il palco era stupendo, la cornice perfetta e la serata è stata a dir poco magnifica.


Insomma, che dire. Sono anche io una Directioner!!! Una Mamma Directioner, come recitava anche la maglietta che mi sono fatta fare per l'occasione!


 Prima degli One direction si sono esibiti i 5 Seconds of Summer, un'altra Boy Band ma australiana che, a detta di mia figlia, va alla grande in questo periodo!

Anche se amo la musica classica, anche se in genere ascolto Loreena McKennitt o Paolo Conte, a volte fa bene ritornare ragazzina e buttarsi in qualcosa di diverso!
Ma la cosa più importante è questa: sono felice di aver fatto felice mia figlia!
E adesso vi lascio un video girato durante il concerto (non da mia figlia!), anche se come distanza era più o meno li. Io invece ero nella stanza più remota della torre più alta (terzo anello... lassù, lassù.... ma i posti migliori bisogna lasciarli ai giovani, che ne pensate?)
A presto

Francesca