lunedì 11 marzo 2013

Possessione - un'avventura letteraria



Possessione di Antonia S. Byatt.
All'inizio ho fatto davvero fatica ma ho resistito perchè è il libro del mese del Sofà del lettore...
Lo sforzo mi ha ripagata perchè mano a mano che proseguivo nella lettura venivo coinvolta sempre di più.
E' un romanzo ricco di citazioni letterarie, riferimenti alla mitologia celtica e bretone... un libro costituito quasi per metà da lettere, pagine di diario e poesie vittoriane. Questo non lo rende ne' semplice ne' scorrevole, ma la storia è davvero bella.
Passato e presente si intrecciano in continuazione, a volte quasi confondendosi.
Due studiosi cominciano una ricerca per scoprire una relazione tenuta segreta e del tutto ignorata tra due grandi poeti dell'Inghilterra dell'800, due poeti diversissimi tra loro che nessuno mai avrebbe messo in relazione.
Da semplici appunti trovati dentro un vecchio libro, passando per pagine di diario e altre lettere, scoprono la verità. Nello stesso tempo altri studiosi rivali si mettono alla ricerca della verità, in una caccia che alla fine diventa frenetica.
Quello che resta è la storia di due affinità, di un amore passionale vissuto una settimana soltanto ma che ha lasciato nei due poeti un segno indelebile e un ricordo incancellabile.
Alla fine del romanzo mi sono commossa.
Lo consiglio a chi non ha fretta, poichè è un libro corposo e di certo non facile.

10 commenti:

  1. Ho letto questo libro alle superiori, a noi lo spiegarono come opposto a Jane Eyre, visto cioè dalla parte della moglie "pazza" rinchiusa a Thornfield di cui Jane sentiva le grida nascoste e come parabola più grande anti-colonialsita vista l'origine creola della Byatt.A me era piaciuto molto!

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    1. Non capisco perchè debba essere letto come opposto di Jane Eyre... o come parabola anti-colonialista... Bo!!!
      Anche a me è piaciuto molto, senza troppe analisi azzardate!!!
      Baci
      Francesca

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  2. Grazie per il consiglio, terrò a mente questo titolo quando vado in libreria, adoro questo genere!

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    1. E' un po' romanzo epistolare, un po' diario, un po' romanzo tradizionale... C'è tano dentro questo libro, un ritmo non semplice da assimilare, maschile e femminile che continuano ad intrecciarsi...
      Te lo consiglio!
      Un abbraccio
      Francesca

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  3. Tempo fa ho visto un film con una trama simile :)

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    1. Si, so che hanno fatto anche il film...
      Ma credo sia impossibile da rendere la profondità e la ricchezza del linguaggio e dei pensieri in un film!!!
      Sei sempre in India?
      Francesca

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  4. Grazie per questa interessante recensione.
    Indovina un pò chi sono? Un indizio...? La Magia del Vento =)

    A presto

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    1. Eco di sirena... magia del vento...
      Sempre nomi poetici!
      Grazie per essere passata. A presto
      Francesca

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  5. E non dimentichiamo che la scrittura splendida e difficile di Byatt è stata resa magistralmene dai suoi due traduttori italiani, Anna Nadotti e Fausto Galuzzi.

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  6. E' vero. Io non posso confrontare i due testi non conoscendo l'inglese a tal punto, ma certamente la traduzione è stupenda. Anche le poesie, che credo siano difficilissime da tradurre, sono stupende.
    Davvero tanti tantissimi complimenti ai traduttori.
    Grazie di aver lasciato un tuo commento.
    Francesca

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