domenica 27 aprile 2014

Capita anche a voi di...

Capita anche a voi di sentirvi tanto tristi a volte e non sapere perchè?
Da qualche giorno mi sento così... strana, triste... ma se razionalmente mi fermo a pensare al motivo della mia mestizia, non trovo ragioni che giustifichino quel pianto che è li, in agguato, nella mia gola.
O meglio, le ragioni sono molte ma fanno parte della mia vita da anni. Perchè saltano fuori tutte adesso, come il pupazzetto dalla scatola magica?


Da qualche giorno non riesco a vedere il cielo sereno oltre queste nuvole che rendono grigia la mia esistenza, non riesco ad essere positiva e allegra.
Anche la bellezza che ho attorno a me non sembra sufficiente a donarmi pace, equilibrio e serenità.
Passerà, so che passerà... non sono nuova a questi sbalzi di umore... ma mai prima mi era capitato in modo tanto violento e per un periodo così lungo!

Vi è mai capitato? Cosa fate quando vi succede di attraversare un periodo di tristezza?

venerdì 25 aprile 2014

Un prezioso decalogo

Un'amica carissima mi ha inviato una mail con questo prezioso decalogo. 
Io ve lo giro perchè ritengo sia di fondamentale importanza.


 Alcalinizzare il corpo è fondamentale. L’acidità del corpo condiziona le malattie, l’eccesso di peso e molti altri problemi di salute.
Fortunatamente, rendere il corpo più alcalino (l’opposto di acido) è facile.
 
1 - Bevi acqua con limone al risveglio. Inizia la giornata con un grande bicchiere di acqua e versaci dentro il succo di un intero limone appena spremuto. Il limone ha il gusto acido ma ha l’effetto opposto sul corpo e sul metabolismo.
 
2 - Consuma abbondanti insalate verdi con succo di limone e olio d’oliva. Le insalate verdi sono tra le migliori fonti di minerali alcalini, come il calcio.
 
 
 3 - Mangia un paio di mandorle non salate al giorno. Le mandorle sono ricche di minerali alcalini naturali come calcio e magnesio, che aiutano a bilanciare l’acidità e il bilanciamento di zucchero nel sangue.

4 - Bevi un frullato di latte di mandorle e frutti di bosco con aggiunta di integratori come la spirulina o la clorella. Preferisci il latte di mandorle a quello vaccino, poiché quest’ultimo è acidificante e fa male agli adulti.
 
5 - Svolgi esercizio  fisico  più  che  puoi o almeno un paio di volte alla settimana. Se non ti senti sportivo, buttati sulle camminate veloci che fanno bruciare molte calorie e velocizzano il metabolismo. Per di più sono adatte anche alle persone sovrappeso in quanto non comportano rischi per le articolazioni come la corsa stessa.
 
6 - Impara a respirare nella maniera corretta. Respira profondamente, è fondamentale per la tua salute. Scopri i benefici del respiro consapevole, di sentire l’aria che entra e fuoriesce dal tuo corpo. Scegli un posto non inquinato se riesci.
 
7 - Evita assolutamente la carne perché è la maggiore fonte di acidificazione del corpo.
 
 
 8 - Evita i dolci carichi di zucchero e le bevande altamente dolcificate come la soda. Lo zucchero (in particolare quello bianco) è un vero e proprio veleno per il nostro corpo ed inoltre facilita la proliferazione di alcune malattie. È un forte acidificante del corpo.
Lo sai che hai bisogno di più di 30 di bicchieri di acqua solo per neutralizzare l’acidità di una lattina di cola?
 
9 - Consuma più verdure nella tua dieta. E non sto parlando delle patate ;-) a parte quelle dolci che sono una buona scelta. Asparagi, zucca, peperoni e altre verdure sono ottime scelte.
 
 
 10 - Aggiungi germogli ed alghe nella tua dieta quotidiana. Sono estremamente alcalinizzanti e contengono molte sostanze nutrienti ed enzimi che doneranno al tuo corpo molta energia.
 
Che ne dite? Mi sembrano tutti ottimi consigli!!!! Un bacio a tutti e a presto.
Francesca

giovedì 17 aprile 2014

Fiori e api


I miei meli sono in piena fioritura e per le api è un invito a nozze.
Adoro i fiori del melo, così rosati, delicati e leggeri.






L'anno scorso, non so se ve lo ricordate, non avevano fatto nemmeno un fiore (evidentemente la potatura li aveva un po' stressati!) ma si sono rifatti in pieno quest'anno.
Le api lavorano incessantemente posandosi di fiore in fiore.


Non mi stancherei mai di osservarle e fotografarle: sono affascinanti!
Erano talmente occupate nel loro lavoro che non si accorgevano nemmeno di me e non erano per nulla spaventate.


Mi fanno impazzire le api, soprattutto quando hanno le zampette cariche di polline e sono appesantite dal loro prezioso carico.


E su queste immagini di fiori, di api e di sole, vi auguro una serena e bellissima Pasqua.
Vi mando un bacio

Francesca

martedì 15 aprile 2014

La mia stella sulla terra

Ho mostrato questo video a mia figlia che in questi giorni si sente un po' giù.
Ci credete che si è emozionata a vedere che tante persone famose e che lei ama o conosce di fama hanno avuto il suo stesso problema.
Ma lo si può ancora definire un problema? A giudicare da questa carrellata di volti direi proprio di no!!!
PROBLEMA sono le persone che non vogliono dare una possibilità ai dislessici!!!
Un bacio

Francesca

domenica 13 aprile 2014

Combattere la diffidenza

Ho provato sollievo quando a mio marito e a me è stata consegnata la diagnosi di dislessia di nostra figlia. Pensavo, ingenuamente forse, che le grandi difficoltà di Marta erano finite, che adesso sarebbe stata aiutata anche a scuola, che ci sarebbe stata maggiore attenzione verso i suoi tempi e il suo modo di ragionare. Quel "Comincia la lotta!" pronunciato da mia sorella mi ha un poco smorzato gli entusiasmi ma nulla, davvero nulla, mi aveva preparato alla sofferenza e alle umiliazioni che ho dovuto sopportare ieri, quando sono andata a parlare con i professori di mia figlia.
Era il giorno del colloquio generale e io decido di dare la precedenza ai professori delle materie in cui ha l'insufficienza. So che è praticamente impossibile riuscire a parlare con tutti!
La prima è la professoressa di scienze. Bella signora, elegante e sorridente. Appena pronuncio il nome di mia figlia parte in quarta dicendo che mia figlia è tanto carina, è una ragazzina piena di garbo ecc... ecc... ma che non studia, che è pigra e bla bla bla...
Io la fermo e la informo della diagnosi di dislessia.
"Un'altro dislessico" dice, con un filo di ironia. Ma solo un filo! Mi chiede CHI ha pronunciato la diagnosi e sembra rassicurarsi quando legge che a rilasciarla non è un medico privato ma una struttura pubblica.
Mi sento un po' a disagio ma tutto sommato mi sembra abbastanza disponibile. Permetterà a Marta di utilizzare schemi e tabelle durante le interrogazioni e le verifiche e le permetterà anche di  registrare le lezioni... ma sottilmente mi rimprovera per essere arrivati così tardi ad una diagnosi.
Perchè solo adesso? mi chiede.
La seconda è la professoressa di Storia dell'Arte. Alla presentazione della diagnosi anche lei resta un po' perplessa. "Non l'avrei mai detto", commenta "E' calata molto in questo secondo quadrimestre, ma nel primo aveva sette"... "Si, rispondo, ma è anche vero che sta ripetendo l'anno e forse questo l'ha aiutata!". Perchè solo adesso? mi dice. Ma comunque lei è talmente carina e gentile e si dimostra talmente disponibile ad aiutarla che glisso sul suo filo impalpabile di diffidenza.
Il terzo è il professore di matematica. Lui era già stato messo al corrente della discalculia di mia figlia ma vuole in ogni caso leggere la diagnosi. Io ho apposta per lui una copia che gli lascio. Parliamo molto a lungo (avevo dietro di me altri genitori che mi maledicevano!!!) e mi fa capire, nemmeno tanto sottilmente, che forse un liceo non è la scuola adatta per Marta, che forse è meglio un tecnico o un professionale. Gentilmente dissento! "Sa, in terza farà fisica e non so se sarà in grado di farcela". "Se verrà aiutata sono certa che mia figlia sarà in grado di fare qualunque cosa. Su questo non ho dubbi!".
Sono un po' stanca. Ripenso al colloquio avuto con la referente della sua classe avuto giorni prima e ricordo la scarsa disponibilità all'aiuto che ha dimostrato in quell'occasione. Comincio a scorarmi, ad avere meno speranze. Ma devo parlare con la prof di storia e geografia. Pochi giorni fa è stata interrogata da lei in storia e, nonostante avesse ripetuto con me tutto il pomeriggio è tornata a casa con un 5 e con il rimprovero "Marta, non hai studiato". Devo informarla che è dislessica e magari chiederle di interrogarla di nuovo.
Mi siedo,mi presento. La prof è un tipo severo, un po' spigolosa. Apre il registro elettronico e comincia a leggere i voti. No, non va. Qui ha preso 5 in geografia ed erano davvero poche cose da studiare.... nell'ultima verifica è stata un disastro e l'ultima interrogazione non aveva proprio studiato... poi mi guarda. Che cosa ha da dirmi?
Io la guardo è dico: "Ho da dirle che mia figlia è dislessica".
Il suo sguardo si infiamma. "UN ALTRO DISLESSICO. Adesso tutti i ragazzi che vanno male a scuola poi arrivano con la certificazione di dislessia... E chi avrebbe rilasciato questa diagnosi, diciamo?" Guarda il nome della Struttura... "Ah, va be. E poi perchè solo adesso? Me la passi. Vediamo che c'è scritto qui..."
Il tono, l'atteggiamento, lo sguardo... tutto mi ha fatto sentire a disagio. Credetemi, non è da me perdere le staffe ma a quel punto sono esplosa. Ho sentito i fumi della rabbia crescermi dentro e non sono più stata capace di trattenerli.
"Adesso basta, sono stufa di combattere contro la vostra diffidenza come se questa fosse una diagnosi fasulla. Sono stanca di dover combattere per questo! Mi chiedete tutti perchè questa diagnosi è arrivata solo adesso? Io non sono un professore" le ho detto quasi urlando "e non sono in grado di capire quando un ragazzo ha delle serie difficoltà, ma voi si! La diagnosi arriva solo adesso per la vostra incapacità di riconoscere i sintomi della dislessia. E' più facile liquidare la cosa come poca voglia di studiare, pigrizia... e chiuso! Sono arrabbiata con voi e anche con le maestre delle elementari e con i professori delle medie... e come se non bastasse adesso devo anche sopportare la vostra diffidenza e il vostro biasimo".
Il cambio nel suo atteggiamento è stato repentino e dopo pochi secondi anche il mio. Ma avevo proprio bisogno di tirare fuori il rospo che avevo dentro di me.
La prof dopo mi ha spiegato che, a fronte di una percentuale di dislessici che dovrebbe essere del 4-5%, arrivano in realtà ragazzi con certificazione di dislessia per il 15%. C'è il sospetto che molte siano certificazioni, diciamo così, "furbe". "Guardi, non è il caso di Marta" e le racconto l'episodio dell'interrogazione di storia. "Ho studiato con lei tutto il pomeriggio eppure lei ha pensato che non aveva studiato nemmeno per un minuto... Questa è dislessia".
Per farla breve, il mio sollievo è svanito. Ha ragione mia sorella, la lotta comincia adesso. Far valere i diritti di Marta sarà durissima, non solo il diritto ad essere aiutata e supportata, ma oserei dire anche far valere il suo diritto allo studio, o quanto meno a poter studiare quello che desidera. Quanti altri professori troveremo che consiglieranno a mia figlia di lasciar perdere il liceo e orientarsi verso un tecnico o meglio ancora verso un professionale?
Vi lascio un altro video interessante con storie impressionantemente simili a quella di mia figlia. 


venerdì 11 aprile 2014

Mia figlia è dislessica

Come dice mia sorella (che ha entrambi i figli dislessici e quindi queste cose le sa!!!): "Comincia la lotta!!!"
E' arrivata la diagnosi ed ecco svelato il mistero dello scarso rendimento scolastico di Marta.
Dopo anni che mi sono sentita dire che mia figlia era pigra, svogliata, disattenta... e io ci ho pure creduto... ecco che salta fuori la verità. E' dislessica.
Nel caso specifico, mia figlia è dislessica e discalculica, mentre non è affatto disgrafica o disortografica, tanto che in italiano va benissimo, scrive senza difficoltà e senza errori.
Sono andata a parlare con la responsabile dislessia della scuola di Marta e anche con la referente della sua classe e, mentre la prima è stata disponibile e interessata, la seconda mi ha solo parlato di obiettivi che non sono stati raggiunti, mi ha fatto notare che mia figlia ha ancora molte insufficienze, che oggi come oggi la dovrebbero bocciare di nuovo.
Si, dicevo io, ma E' DISLESSICA!!! Cosa vogliamo fare? Ignorare la cosa?
Signora, è troppo tardi! Se la diagnosi fosse arrivata entro novembre avremmo potuto fare un programma personalizzato per sua figlia, ma adesso siamo in aprile... Se vuole ne discuteremo al prossimo consiglio di classe, a maggio.
A MAGGIO???? Ma scherziamo!!!
Naturalmente non sono rimasta con le mani in mano. La prima cosa che abbiamo fatto, mio marito ed io, è stata quella di scrivere alla dirigente scolastica del liceo di mia figlia per chiedere un consiglio di classe straordinario prima possibile, per discutere il caso di mia figlia e stabilire le strategie e i mezzi compensativi da adottare SUBITO!!! Seconda cosa, ho contattato la presidentessa dell'AID della mia regione per avere un aiuto ulteriore, soprattutto dal punto di vista legale, per l'applicazione della legge 170/2010, ossia la legge che obbliga gli insegnanti ad adottare misure compensative per i ragazzi che abbiano una certificazione di dislessia.
Mia sorella ridacchiava al telefono quando le raccontavo tutta la mia avventura. Con un figlio all'Università e una figlia ancora al liceo, con alle spalle la sua storia di lotte con i professori, colloqui estenuanti per far applicare la legge, muri di ignoranza da abbattere e diffidenze, mi ha accolto nel mondo della dislessia con un sorriso ironico: "Benvenuta tra noi... Comincia la lotta!!!"

Vi lascio con un video delizioso che presto andrà in onda sulle reti RAI. Non sapevo che tante persone famose fossero dislessiche!!!

Un bacio
Francesca

domenica 6 aprile 2014

Ultime erbe e... nuove amiche!!!

Eccomi... eccomi... Non mi sono dimenticata delle ultime erbe, no... E' che la settimana appena finita è stata particolarmente ricca di emozioni e di pensieri e così...
In Primavera in campagna c'è davvero tanto da fare e queste attività, aggiunte a quelle normali (lavoro, figli, casa ecc...ec...) rendono davvero le giornate troppo, troppo corte!!!
Allora, da cosa comincio?
Be, dalla regina delle erbe primaverili: IL TARASSACO.
Chi non lo conosce?


Bisognerebbe raccoglierlo prima della fioritura, quando i germogli sono ancora piccoli e nascosti dalle foglie, ma nulla vieta di consumarlo anche dopo, solo che diventa molto più amaro.
Il tarassaco fa degli inconfondibili fiori gialli


...e degli ancora più inconfondibili soffioni. Chi, almeno una volta nella vita, non si è divertito a soffiare gli ombrellini dei soffioni di tarassaco?


Il tarassaco solitamente si fa bollire in abbondante acqua salata e poi si condisce con olio e limone, ma così facendo si disperdono nell'acqua gran parte delle sue proprietà.
Provate invece a farlo saltare in padella con un po' di cipolla e una patata (per addolcirne il sapore) e vedrete che bontà. Non gettate la radice e nemmeno i germogli perchè fanno benissimo!!!
Ed ecco una ricettina davvero speciale, che unisce le proprietà delle erbe alla cucina tradizionale della mia regione: FRICO CON TARASSACO E SILENE.

Ingredienti:
400 gr di patate a pasta gialla, 300 gr di formaggio (tipo  montasio) fresco, 250 gr di erbe miste (tarassaco e silene alba, ma anche ortica o crepide), olio, sale.

Lessate le patate, sbucciatele e e pessatele riducendole a purea. Lavate e tagliate le erbe e fatele appassire per 15 minuti in olio e sale, regolate con acqua se necessario. Mettetele da parte. Tagliate il formaggio a dadini piccolissimi e mescolatelo alla purea di patate raffreddata. Foderate una pirofila con la carta forno e con metà purea di formaggio formate uno strato compatto. Fate un altro strato con le erbe saltate in padella, riempiendo bene ogni spazio e infine l'ultimo strato con il rimanente composto di patate e formaggio. Infornate a 190° fino alla perfetta doratura della superficie.
Consumatelo caldo ma non bollente.

Un altra erba che abbiamo studiato al corso è la CREPIS (Crepide, Radichella selvatica), che spesso viene confusa con il tarassaco perchè abbastanza somigliante. In realtà, mentre il tarassaco è una pianta primaverile, la crepide è invernale.


Anche questa è una pianta amara, depurativa e antiossidante. L'utilizzo è identico a quello del tarassaco!
La foglia è più tondeggiante all'apice e quando è giovane non ha i germogli al centro della rosetta, come invece nel tarassaco.
Questo è il suo fiore, come vedete assai diverso dal dente di leone.


Quest'anno poi, ho finalmente imparato a riconoscere i germogli del luppolo.
Molto spesso avevo sentito decantare le meraviglie di questi germogli, e a ragione, perchè adesso che li riconosco e li raccolgo, mi sono resa conto che sono davvero squisiti!
Spesso li consumo insieme agli asparagi selvatici o da soli, in frittate o orzotti.
Vicino a casa ne trovo sempre molti.


Come si fa a riconoscerli?
Sono germogli ruvidi e quasi appiccicosi. Si arrampicano spesso intorno ad altre piante e hanno una bella foglia, che si vede bene in questa foto che prendo in prestito dal web!!!


Il luppolo svolge una azione sedativa e calmante dei nervi, inoltre ha proprietà antireumatiche e favorisce le funzioni dello stomaco...e poi è buonissimo!!!
Si consuma cotto in risotti, zuppe o frittate.

Attenzione, il luppolo si potrebbe confondere con il Tamaro, da qualcuno raccolto e consumato anche se non se ne comprende il motivo non avendo un buon sapore ed avendo inoltre una leggera tossicità.
Come si vede dalla foto però, la foglia è molto diversa e il germoglio è liscio e non ruvido.


Al corso abbiamo visto e studiato anche altre piante spontanee, ma direi che queste di cui vi ho parlato, sono le principali e anche le migliori.
Rifaremo il corso a giugno, con le erbe estive e già adesso non vedo l'ora che arrivi quel giorno!!!

E adesso vorrei parlarvi di tre nuove amiche... Sono amiche speciali, giovani e un po' timide, che vivono con noi ormai da quasi 10 giorni. Si chiamano Rosita, Vladimir e Bianca Rococò!!!
Sono le nostre tre giovani pollastrelle!!!


Si, mi rendo conto... Vladimir non è propriamente un nome da gallina ovaiola ma Giovanni non ha voluto sentire ragioni. E come mi dice Ylenia, Vladimir farà uova SPLENDENTI!!!
Ve le presento, da sinistra a destra: Rosita, Bianca Rococò e Vladimir.
I primi giorni erano timidissime e avevano molta paura di noi ma adesso, quando entriamo nel pollaio, ci vengono vicino curiose e non dimostrano di avere più alcun timore. Mangiano, bevono, dormono, razzolano e crescono. Chissà che emozione quando cominceranno a fare le uova.
Naturalmente quando questo avverrà, sarete i primi a saperlo!!!
Un bacio grande

Francesca

giovedì 3 aprile 2014

Piangere di felicità


A volte le preghiere, anche quelle che sembrano impossibili, vengono ascoltate.
Dio è grande!
Io ho un'amica che è più di un'amica: è una sorella maggiore, una seconda mamma... è stata il mio testimone di nozze, la persona che mi ha coccolata quando, bambina, cercavo conforto perchè avevo paura dei temporali. A volte Pia è stata la mia coscienza, anche il mio faro...
Quest'amica ha una figlia, ormai trentenne, che vive e lavora a Milano.
Qualche giorno fa vengo a sapere che la figlia di Pia è in ospedale. Le hanno diagnosticato la Sclerosi Multipla. La metà sinistra del suo corpo ha perso sensibilità e la cosa sembra abbastanza grave.
Viviamo giorni di dolore, apprensione e disperazione... ma nel silenzio della mia camera, la sera, prego! E prega anche Pia! E pregano tutti gli amici di Erica!
Io chiedo la cosa che sembra più improbabile, quasi impossibile... 
Ieri vedo Pia, l'abbraccio forte, le do due grandi baci e lei mi guarda e sorridendo mi dice: "La sai la novità?"
"No, che novità?".
HANNO SBAGLIATO LA DIAGNOSI!!!
La mia preghiera è stata ascoltata, quella che sembrava assurda e impossibile...
Erica ha solo un'infezione virale del midollo spinale, le prime analisi davano risultati simili alla sclerosi, ma non lo è!!! La stanno curando e ora sta meglio! E' una cosa abbastanza seria ma non particolarmente grave!
Siamo rimaste così, abbracciate, saltando sul posto e piangendo...
Perchè ci sono lacrime che fanno bene, quelle che aprono il cuore, che fanno gridare di gioia, che liberano il cervello dai pensieri bui... lacrime che arrivano direttamente dal cielo!
Grazie Dio!!!

Francesca